La parola “YOGA” deriva dalla radice sanscrita “YUJ” che significa giogo, soggiogare, mettere insieme, unire, integrare.
Seguendo il sistema filosofico (uno dei sei Darsana o “visione” del pensiero indiano), lo YOGA rappresenta l’unione della coscienza individuale con quella universale sia a livello sottile che fisico, in cui grazie a pratiche purificatrici si può raggiungere giorno dopo giorno equilibrio e benessere psicofisico permettendo così’ l’unione nell’essere umano dei vari piani che lo costituiscono, ma anche la sua integrazione con gli altri esseri e con la natura che lo circonda.
Nel mondo Occidentale questa disciplina si sta diffondendo sempre di più anche perché, nonostante il suo tema centrale rimanga l'obiettivo supremo di un percorso spirituale, la sua pratica consente di trarre elevati benefici anche a livello psico-fisico.
Una corretta e costante pratica yogica porta benessere all’intera macchina bioenergetica dell’organismo, migliorando la funzionalità di tutti i sistemi (nervoso, cardiocircolatorio, linfatico, immunitario, respiratorio, locomotore, digerente e uro-genitale).
Il benessere si ottiene attraverso la pratica di asana (posizioni), pranayama (controllo del respiro), mudra (controllo dell’energia), bandha (chiusure energetiche), shatkarma (tecniche di purificazione) e meditazione.
Attraverso il respiro e il lavoro sul corpo, lo Yoga coinvolge anche la dimensione mentale ed emozionale equilibrando il sistema nervoso ed endocrino, purificando e rafforzando la sfera fisica e mentale.
Yoga, dunque, non è solo la sequenza di asana (posizioni) che facciamo sul tappetino, ma è l’insieme di tutte quelle pratiche che purificano l’intero organismo coinvolgendo tutti i sistemi: come un alchimista trasforma il metallo in oro così chi pratica le tecniche yogiche trasformerà le impurità del proprio corpo fisico, mentale e spirituale in sana energia vitale sentendosi sempre più in equilibrio con se stesso e con gli altri.
COME AGISCE LO YOGA SULL’ EQUILIBRIO PSICO-FISICO.
Il nostro corpo bionergetico esiste per essere una macchina perfetta ma stress ed eventi passati (escludendo patologie genetiche e incidenti) possono causare squilibri e blocchi energetici che sfociano nei sintomi della malattia. A livello più sottile questi blocchi derivano da squilibri degli stati emozionali legati a eventi passati più o meno traumatici che, perdurando nel tempo, sfociano in blocchi energetici al livello dei chakra connessi con quel tipo di emozione, i quali, a loro volta inviano segnali sintomatologici a livello delle parti del corpo a essi connessi .
Un esempio.
Il primo Chakra (MULADHARA) che si trova alla base della spina dorsale in corrispondenza del coccige e nell’area in basso tra ano e genitali, è associato come organi fisici a: sistema linfatico, genitali, retto, intestino crasso, area perineale, arti inferiori, sistema scheletrico, denti, naso e pelle nel suo aspetto di eliminazione mentre. Come funzioni e qualità, è associato alla sopravvivenza, al rapporto con la madre e con la terra, alla sicurezza materiale (casa, lavoro, denaro), alla fiducia in se stessi e alla sensazione di essere sani e salvi. Un evento traumatico relativo a una di queste sfere della vita andranno a bloccare l’energia in questo chakra e di conseguenza insorgeranno patologie sia nelle parti fisiche connesse al primo chakra (ad esempio un dolore alle gambe, o disturbi nell‘area urino – genitale) sia malattie psichiche ad es. paura, depressione, impotenza, insicurezza, rigidità mentale.
L’yoga interviene con specifiche asana, esercizi di respirazione e con l’attivazione di particolari mudra (gesti) per sbloccare l’energia imprigionata nel chakra e far fluire così il prana liberamente portando sollievo e guarigione sia a livello psichico (riequilibrando il chakra viene trasceso anche il ricordo dell’evento traumatico), sia a livello fisico (in breve tempo la zona interessata si rilassa e riprende la sua funzionalità).
Hathayoga Pradhipika I-17: “ La postura deve produrre stabilità, salute e leggerezza delle membra”.
“Le asana, pertanto, eliminano l’instabilità nelle diverse parti del corpo se adeguatamente eseguite, ristabilendo l’armonioso funzionamento di tutto l’organismo tramite l’integrazione del sistema nervoso, fondamentale per eliminare i fattori di disturbo, sia esterni sia interni, che sopraggiungono durante il cammino yoga”.
Vediamo ora come, a livello più scientifico, agisce la pratica yogica sul sistema nervoso .
Il sistema nervoso autonomo svolge importanti funzioni, prima fra tutte quella di regolare le attività degli organi vitali. Esso collega le differenti parti del corpo e coordina i movimenti. Il sistema nervoso autonomo è formato dal sistema nervoso simpatico e da quello chiamato parasimpatico.
Il sistema nervoso simpatico prepara il corpo all’azione. Esso è stimolato da fattori esterni. Quando riceve una stimolazione esterna – in una certa situazione, in un dialogo, ecc. – invia impulsi nervosi che, a loro volta, producono ormoni, come l’adrenalina e la noradrenalina. Da esso dipende la scelta se “attaccare o fuggire” quando è percepito un pericolo. Quando è attivato, avvengono alcuni segnali ben precisi, come l’accelerazione del battito cardiaco e tensioni muscolari.
Il sistema nervoso parasimpatico favorisce uno stato di rilassamento e di calma. Grazie ad esso le reazioni di “attacco o fuga” del sistema nervoso simpatico vengono gestite in modo da riportare l’organismo in una condizione di quiete. Il sistema nervoso parasimpatico attiva inoltre i processi vitali del corpo per rigenerarlo.
Occorre che questi due sistemi siano in equilibrio, poiché se uno dei due domina, l’altro s’indebolisce. In una società caratterizzata da stili di vita spesso frenetici, molte persone si trovano a vivere in uno stato di “attacco o fuga”, in cui è dominante il sistema nervoso simpatico. Quando ciò avviene di frequente, si entra in una spirale pericolosa, che conduce allo stress cronico e problematiche serie.
I ritmi della vita moderna ci impongono uno sforzo continuo e spesso intollerabile, salvo che i nostri nervi non siano adeguatamente fortificati per competere. L’influenza esercitata dalla mente sul sistema nervoso è enorme; infatti, i nervi a nient’altro sono così sensibili come a una mente eccitabile, inquieta, ansiosa e tesa. La mente e il corpo, infatti, sono molto più legati di quanto gli scienziati abbiano ancora capito e dimostrato. Sono così intimamente legati che dobbiamo figurarci l’individuo non come dualità, ma come unità perfetta di mente e corpo. La nostra saluta è costantemente influenzata dai nostri stati d’animo e viceversa. E il canale lungo il quale si svolge continuamente quest’azione è il sistema nervoso.
Dalla colonna vertebrale s’irradiano in tutte le direzioni i nervi; ne consegue che esercitandola si può ottenere un’influenza più diretta sul sistema nervoso, e, attraverso esso, su zone del corpo lontane dalla spina dorsale. Questo spiega perché molte Asana prestino tanta attenzione alla colonna vertebrale, con allungamenti di essa si opera sui nervi spinali che lavorano meglio e inviano più liberamente stimoli al cervello di rilassamento o di attività, secondo le asana proposte.
Alcune asana lavorano, infatti, sul sistema parasimpatico (piegamenti in avanti e posizioni di chiusura come PASHIMOTTANASANA, JANUSIRSASANA….) altre su quello simpatico (tutti i backbandings come CHAKRASANA, DHANURASANA, USHTRASANA) ne deriva che la pratica yogica può avere molteplici scopi: - attivante se si vuole ad esempio iniziare la giornata con sprint, calmante se si ricerca il rilassamento o equilibrante, in questo caso bisognerà creare una sequenza fatta di asana attivanti e rilassante in eguale proporzione.
PASHIMOTTANASANA La “posizione della pinza” è una delle asana più indicate per effettuare un intenso stiramento delle gambe e della colonna vertebrale. Oltre a tonificare i muscoli delle gambe, permette di stimolare la muscolatura della schiena. Paschimottanasana è benefica anche per gli organi addominali, poiché migliora le funzioni digestive. Aiuta a regolare la frequenza cardiaca e rilassa il sistema nervoso.
CHAKRASANA-La ruota, aumenta l’energia, tonifica tutta la colonna vertebrale, rafforza gli organi digestivi e dell’area pelvica, stimola la ghiandola pineale, pituitaria e la tiroide, previene il prolasso di utero e intestino, aiuta nel caso di flusso mestruale abbondante, previene problemi posturali e l’invecchiamento delle arterie, e promuove una circolazione sana in tutto il corpo, dona energia a tutto l’organismo perché stimola il sistema nervoso simpatico.
Non dimentichiamoci che yoga è anche RESPIRAZIONE (PRANAYAMA il giusto controllo del respiro) anche in questa disciplina troviamo esercizi per calmare o attivare il sistema nervoso, con il giusto respiro posso controllare il battito cardiaco e rilassare la mente fino a portarla in uno stato meditativo oppure attivarla creando una vera e propria pulizia celebrale per renderla più limpida, serena e pronta all’azione.
Il valore del Pranayama è anche quello di avere la capacità di portarci a uno stato di non mente e di conseguenza alla meditazione che in verità è LO YOGA SUPREMO, il più alto stadio dello yoga. Durante la meditazione il sistema nervoso si rilassa e soprattutto si riposa e si rigenera ….basterebbero dieci minuti tutti i giorni per godere appieno dei benefici profondi che questo corpo-mente può regalarci grazie alla magia della scienza yogica.
NADHI SODHANA PRANAYAMA- La respirazione lenta lunga e profonda a narici alternate, permette un equilibrio delle energie tra i due emisferi del cervello portando rilassamento mentale e fisico.
BHASTRIKA- è una respirazione molto potente a livello energetico e stimola il sistema simpatico mettendo in atto un intenso calore corporeo e una profonda pulizia craniale. Si esegue con rapida e forzata inalazione seguita da una rapida e forzata espirazione, tenuta almeno un minuto e ripetuta per almeno tre volte, i benefici a livello psicofisico sono sorprendenti.
“YOGAH CHITTA VRITTI NIRODHAH”- Lo stato di Yoga viene realizzato quando sono indebolite e neutralizzate le fluttuazioni del campo mentale – Yoga Sutra di Patanjali.
ADAMO DANIELA – Insegnante Yoga
YOGAMAHAMUDRA
EMAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ti è piaciuto questo articolo?
Forse vuoi leggerne altri... Ecco alcuni articoli che hanno un argomento simile: