L’autostima è fattore essenziale dell’apprendimento e dell’iniziativa, ma nei giovani la possiamo stimolare soltanto apprezzandoli per ciò che sono e possono fare, chiamandoli e pensare e fare insieme e concedendo la libertà di sperimentare il nuovo.
In qualsiasi attività dell’uomo la fiducia nei propri mezzi, la consapevolezza di essere adeguati ai compiti, il superamento dei propri limiti e l’apprezzamento degli altri sono gli incoraggiamenti e le motivazioni più efficaci.

Se un giovane trasgredisce o sbaglia per inesperienza o scarso interesse, certo basta spiegare o proporre un’alternativa più appagante. Se, però, ci troviamo in un conflitto o in un’incomprensione profonda, occorre prima capirsi e, a volte, anche correggere qualche nostro errore.

Se i giovani sono così disponibili e sempre pronti a cambiare per migliorare, perché non basta parlare affinché capiscano e si correggano?

Il gioco della palla come gioco educativo: progetto rivolto a bambini che frequentano la scuola dell'infanzia e la scuola primaria.

L'educatore sportivo deve trasmettere conoscenze, essere consapevole dei propri limiti, portare l'allievo alla completa formazione fisica, tecnica, psicologica.

Educare vuole anche dire trasmettere conoscenze e modi corretti, ma l'educatore deve avere anche altri caratteri.

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