Educazione

L'educatore sa di dover essere un educatore e ha le conoscenze indispensabili per esserlo.

L'educatore:

  • sa di dover essere un educatore e ha le conoscenze indispensabili per esserlo;
  • prepara la vita adulta già nel bambino;
  • agisce sulla personalità, e solo di conseguenza sul comportamento;
  • cerca un adulto libero, e non un puro esecutore;
  • non ha paura di essere superato dall’allievo;
  • motiva lasciando partecipare e decidere, e non con parole o manipolazioni;
  • si presenta come figura sempre stabile, coerente e obiettiva;
  • valuta le intenzioni e gli sforzi prima che le realizzazioni concrete;
  • accetta le opinioni dell’allievo ed è pronto a modificare le proprie;
  • lascia tutto lo spazio alla creatività e all’iniziativa, ma pretende che l’allievo si assuma tutte le responsabilità delle proprie azioni;
  • sa evolvere e, intanto, adattarsi all’età e ai caratteri dell’allievo;
  • è una figura reale, che conosce e trasmette le regole della cultura in cui vive;
  • possiede e sa interpretare tutte le conoscenze che deve trasmettere: anche lui non è un semplice esecutore;
  • usa valutazioni veritiere;
  • conosce gli effetti dei propri interventi;
  • trasmette i propri caratteri di individuo adulto;
  • non ha bisogno di imporre il proprio ruolo e la propria autorità;
  • è consapevole dei propri limiti e li riconosce per poterli correggere;
  • opera per portare l’allievo alla completezza fisica, tecnica, psicologica e intellettiva, e quindi al livello personale e sportivo che gli è consentito;
  • lo aiuta a scoprire tutte le proprie potenzialità e risorse, e poi a svilupparle nella misura consentita alla sua dotazione;
  • lo allena a adattare la propria creatività ai contributi e alle esigenze dell’ambiente;
  • stimola un contatto armonico e cooperativo con l’ambiente;
  • fornisce norme e limiti entro cui poter attuare il pieno esercizio della forza creativa;
  • crea le condizioni affinché partecipi con contributi personali e arrivi a saper utilizzare da solo i modelli di comportamento fuori e dentro lo sport;
  • dove e quando è il caso sa decidere e pretendere che nessuno esca dalle norme che regolano la funzionalità e il rendimento della squadra;
  • ha il massimo di autorità, perché sa ottenere senza bisogno di comandare;
  • è un esperto da consultare per avere i contributi per scoprire le soluzioni da soli;
  • sa accettare che la sua presenza sia necessaria solo quando i suoi contributi sono indispensabili;
  • è un punto da raggiungere, ma è sempre pronto e creativo per non essere raggiunto.

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