A fronte di questa considerazione, crediamo sia giusto dare loro la possibilità di poter trascorrere le ore “libere” con coetanei, in attività ricreative che possono essere fornite, con il coinvolgimento delle associazioni (e non solo quelle che praticano sport) in una sorta di orario “post scolastico”, integrando o fungendo di supporto ai già operativi “Dopo Scuola” e Oratorio.
Questo permetterebbe alle famiglie, che hanno difficoltà nel gestire l’orario che va dal fine scuola al termine della giornata lavorativa del genitore, di avere a disposizione personale che tenga impegnato il figlio in un’attività aggregativa dove possa imparare divertendosi. Per poter approfondire ciò di cui hanno bisogno i più piccoli, ci siamo avvalsi del parere tecnico Dott. Vincenzo Prunelli (neuropsichiatra, psicologo dello sport) creando questa breve ma interessante intervista.
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