Sembra di capovolgere concetti e metodi intoccabili o, almeno, di passare dall’essenza della prestazione ai caratteri e alle necessità di chi la realizza, dall’attenzione a ciò che avviene nella gara a che cosa si vuole far avvenire, dalla pura esecuzione alla creatività, o dal radunare e stimolare tutte le energie prima della gara, salvo perderle appena si supera un certo limite, alla consapevolezza di poterle richiamarle quando servono per la vittoria, dalla paura per la sconfitta alla fiducia nelle proprie forze.
Sembra che caricare di fare un pieno di energia e adrenalina sia la condizione per usarsi al massimo del rendimento, ma il livello più utile è quando si fanno cooperare il fisico, la mente, l’umore e le emozioni al loro giusto livello.