Pillole

Si crede che la continuità derivi dall’impegno e dalla volontà che si possono richiamare in qualsiasi momento della gara, ma è una condizione molto più complessa,

che chiama in causa la sicurezza, la consapevolezza dei propri mezzi, la capacità di richiamare alla mente le sensazioni del miglior rendimento e la lucidità per elaborare nuove soluzioni.   

I periodi positivi sono frutto di un miglior impiego delle risorse, ma di solito non durano. Ne subentra magari uno che mette in dubbio la sicurezza di potersi ripetere, e le fasi positive non esaminate e capite si esauriscono da sole. Nel periodo felice, tutti collaborano, nessuno si assume meriti che non ha o cerca di salvarsi a spese degli altri e non si gioca con tensione, perché la sicurezza rassicura e dà coraggio. E succede quel fatto apparentemente misterioso che tutto riesce al meglio. Ogni vittoria dà una crescente fiducia che ha effetto sulle gare successive, perché porta altro entusiasmo e toglie paure. Anche il collettivo si avvantaggia, perché si placano tensioni e malcontenti e aumenta la fiducia nei compagni.
Il singolo esercita appieno l’iniziativa, perché l’entusiasmo neutralizza il timore di sbagliare, e la certezza di saper trovare contromisure e iniziative impreviste consente di essere più efficaci. Usa tutte le risorse, e passa da una condizione in cui deve pensare e programmare le iniziative, capire che cosa farà il compagno, prepararsi per continuarne l’azione e assicurarsi di non commettere errori, al giocare a memoria. Dal dover pensare, passa agli automatismi che, in un attimo, trasformano l’intenzione in un gesto.
Se non si fa nulla per allenarla, la continuità si esaurisce. Di solito, dopo una gara vinta si festeggia e ci si accontenta dell’euforia generale. Sembra una buona soluzione, ma non ha sviluppi. Se dopo ogni gara ben giocata, invece, se ne capiscono i motivi e i passaggi, si rivedono i gesti più efficaci e si fissa nella mente la condizione favorevole che si è vissuta, si trasforma tutta la sensazione in un automatismo. In pratica, si rende stabile il momento per riprodurlo nelle gare successive, o anche nella stessa quando si ha un momento di crisi.
Se non si portano gli allievi sempre allo stesso livello di rendimento, l'unico motivo della continuità diventano i risultati e la sicurezza provvisoria che essi permettono. Dopo alcune vittorie anche solo casuali, si può costatare che la squadra diventa più sicura e inizia a rendere allo stesso modo in tutte le gare, come si vede in serie positive o, a volte, in interi campionati. Di solito, però, non dura perché, per ripetersi, occorre aver analizzato, compreso, assimilato e reso istintivo tutto il percorso che porta all’iniziativa adeguata.

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