Donna e sport

C’è lo sport dei campioni, e sembra logico inseguirlo e copiarlo, ma i campioni sono pochissimi. Forse è illogico che, quando si parla di sport, si ignori quello che possiamo praticare per semplice piacere di misurare le nostre forze, salute e divertimento.

 Lo sport per tutti

C’è chi dice che lo sport sia adrenalina, rabbia o furore agonistico, ma noi ne preferiamo uno che sia ricerca della misura di sé, mezzo di comunicazione, rapporto con la salute e ciò si può ottenere dalle proprie possibilità e attitudini. È lo sport per tutti, dove conta la persona e non solo chi vince, e ognuno dà fondo a tutte le qualità per battere il proprio record, che non impone di misurarsi con parametri assoluti, e non esclude chi è meno dotato e non vince.

La donna che lo voglia praticare per soddisfare il bisogno di muoversi e di giocare, deve rivendicare un maggior impegno da parte di tutti: per le strutture, la ricerca, gli investimenti, l'attenzione verso il suo bisogno di attività fisica, fino alle occasioni per praticarlo.

Ancora oggi, troppo spesso una ragazza è spinta spesso a praticare quello che piace ai genitori o alle mode, o altri che lasciano sperare nel successo.

La mamma

Quale sport per i figli? Quello che piace a loro, e non quello che piace a noi, e senza paura di perdere un futuro campione. Se ne possono provare più di uno, e loro sceglieranno quello che soddisfa più motivazioni e attitudini. E sarà il loro sport, perché nessuno è più divertente e formativo di quello che ci piace e quello in cui abbiamo migliori abilità, mentre nessuno eccellerà in uno sport che non lo appassiona.

Facciamo però attenzione a non sovraccaricarli d’impegni e di fatica perché, quando si stancano troppo o non provano più gusto, si stufano, e magari li abbandonano tutti.

E se vogliamo incoraggiarli, siamo contenti per ciò che fanno, invece di essere scontenti per ciò che non sanno fare.

L’insegnante

Lo sport ha un’importanza educativa pari alla scuola e alla famiglia. Ha chiare regole da rispettare, contribuisce a formare la personalità, l’organizzazione motoria e delle facoltà funzionali, sociali, affettive e cognitive. Agisce su autostima e sicurezza, porta a scoprirsi e conoscersi ed è l’occasione più efficace per socializzare.

Ha anche effetti più “pratici”. Poiché per alcuni sport e scuola sembrano in antitesi, è il caso di ricordare che entrambi sviluppano effetti reciprocamente favorevoli. La scuola, poiché fa lavorare l’ingegno e obbliga a misurarsi senza vantaggi, fa crescere uno sportivo più maturo, evoluto, adeguato e sicuro anche fuori dello sport. Lo sport, invece, sollecita il sistema nervoso e il funzionamento dell’organismo, alza il tono dell’umore, stimola l’intelligenza e ha effetti trofici e plastici sul cervello.

La donna e il grande sport

Il rapporto donna-sport non è chiaro. C'è chi afferma che la donna ha un carattere fragile, non adatto a una competitività anche aggressiva e cinica, mentre per altri sarebbe più adatta degli uomini per una natura più pratica e coerente. Per alcuni, avrebbe un'emotività eccessiva e reazioni d'ansia di fronte alla competizione che penalizzerebbero la continuità e l'agonismo, mentre per altri può provare stimoli addirittura eccessivi alla competizione. Alcuni dicono che non sa sacrificarsi, mentre per altri uscirebbe addirittura di misura per un eccesso d'impegno.

Sarebbe il caso di rivedere il concetto di sport, e parlare meno di quello che cerca un agonismo esasperato e sempre affannoso, o un'aggressività a volte meschina e violenta. C’è anche uno sport diverso, quello non produce una tensione e uno stress che dovrebbero garantire le prestazioni massime; non ricorre all'ambiguità e al trucco, che mortificano la persona; non vuole una macchina che non pensa, passiva e solo da ammaestrare; non trascura le qualità del talento per ipertrofizzare quelle che vede l'allenatore; e non usa stimoli e modi che dovrebbero portare l'atleta a prestazioni superiori alle proprie risorse. E, infine, non frena la creatività, la fantasia e l'attitudine a reagire ai problemi con soluzioni più pratiche e pronte, che la donna possiede in misura maggiore dell'uomo.

Serve una donna che sia donna, e uno sport al femminile non può che esaltare la femminilità, e non minacciarla.

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