Come rispettare un bambino

... ma anche la capacità di tenere conto del suo sviluppo e delle esigenze della vita adulta alla quale viene formato.

È una disposizione che permette a istruttore e allievo di fruire l’uno delle esperienze e dei contributi dell’altro.

Quando l’allievo ha un comportamento positivo significa:

non mostrare indifferenza, e rispondere sempre quando cerca una risposta;
accettare di confrontarsi con le sue opinioni, anche se non ancora funzionali;
prestare attenzione alle sue proposte e, quando è possibile, applicarle;
non offrire soluzioni pronte, ma ritenerlo in grado di costruirle da solo;
apprezzare tutto ciò che va in direzioni produttive, anche se al momento non dà ancora risultati;
ritenerlo in grado di tollerare le conseguenze del disimpegno e delle trasgressioni;
accettare gli errori causati dal desiderio realistico di sperimentarsi, dal coraggio di mettersi alla prova o dall’intenzione di offrire contributi costruttivi.

Quando l’allievo ha un comportamento negativo significa:

non temere di perderne l’affetto e l’adesione quando si opera per portarlo alla responsabilità;
opporsi a determinati comportamenti e pretenderne altri che l’allievo rifiuta di assumere;
far pagare le conseguenze del disimpegno e delle trasgressioni;
correggere senza aspettare che capisca e si corregga da solo.

L’istruttore che sa rispettare:

stima e considera l’allievo per ciò che è, ma anche ciò che deve diventare;
indirizza, senza proteggere, ciò che al momento è solo potenziale perché si trasformi in responsabilità;
s’impone quando è necessario far assumere una posizione responsabile;
accetta di confrontarsi, risponde alle proposte e apprezza tutto ciò che va in direzioni produttive;
corregge senza punire;
nega la possibilità di eludere i naturali doveri o di assumere diritti che non spettano;
pretende che l’allievo raggiunga i livelli che gli sono possibili;
sa conquistare il suo rispetto.